Commento di Aldo Spinardi
  “… Mary Morgillo vede l’universo in uno stato primordiale, non è né spirito né materia, anzi, è spirito e materia insieme; sono addensamenti di vapori – lo spazio nel quale si formano i sogni- dai quali sorgono immagini di fanciulle, di cavalieri, ed anche profili di paesi e di città. Ritratti di paesi con tetti e muri, di comignoli e i campanili, che corrispondono alle unità abitative degli occidentali, ritratti di paesi con cupole che si allineano sorridendo le une alle altre, e alcune di esse si spingono più in alto, e moschee e ogive, e quant’altro caratterizza gli orientali e il loro desiderio di adunarsi, insomma i “tetti del Mondo” o se preferite il mondo sotto un unico tetto con gli emisferi che vogliono simboleggiare il cielo tutto per una comunità che guarda al Divino. Vorrebbe Mary Morgillo, con le sue straordinarie incisioni a colori calcografici, e le sue pregevoli tele, che dai suoi vapori, dal mondo dei suoi sogni, emergesse un immagine gentile, una parola buona, di incoraggiamento e di amicizia, in una stagione in cui il sogno è relegato in soffitta, ed il suo messaggio, che può sembrare fuori tempo, è invece più attuale che mai…”