Commento di augusto Minucci
  “…Restringendo il campo agli artisti incisori che hanno operato in Piemonte nell’ultimo scorcio del secolo scorso, non si può non ricordare il grande Mario Calandri, e molti dei suoi discepoli tra cui Mary Morgillo sensibile artista che dopo una sessanttennale carriera continua ad esporre le sue straordinarie incisioni, testimonianza si, di una grande tenacia, ma soprattutto di una eccezionale tecnica che fa di ogni suo foglio un opera unica. Artista veramente singolare per sensibilità e fantasia, la Morgillo si affida ai ricordi d’infanzia, alla nostalgia per raccontarci la forza primordiale di un paesaggio scandito da luci e ombre, la trepida gioia di un incontro romantico, la solitudine di un’isola perduta tra cielo e mare. Quello che sorprende nelle oltre quattrocento lastre su cui la Morgillo ha scritto la sua vicenda artistica, e che il suo linguaggio, si rinnova nel tempo per diventare sempre più essenziale e diretto sino a raggiungere in certe opere dedicate alla Sardegna dove visse da bambina, una scabra solennità che affiora sul foglio come se fosse viva. Assai diversi per contenuto e atmosfere sono invece i suoi dipinti dove ti puoi incontrare a dialogare con due vecchi cipressi o viaggiare fra paesaggi che affiorano fra nubi e montagne dorate. Racconti fiabeschi scanditi da un colore soffuso che hanno l’incanto e la purezza di un sogno.