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Commento di Guido Folco |
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“… Mary Morgillo conosce il valore del lavoro e della fatica, del mestiere e della formazione che si affina col tempo, negli anni di studio di pratica e di sperimentazioni. È così che, dopo gli studi all’Accademia Albertina di Torino, allieva dei grandi Bertini e Calandri, comprende come la sua vita sarebbe stata segnata dall’amore per l’incisione e per la pittura, soprattutto le lastre di zinco, gli acidi, le cere gli attrezzi del mestiere, una pazienza certosina nel cesellare la superficie per poi scoprire quasi nuova nascita ogni volta, il risultato uscito dal torchio. Perfino Sandro Cerchi, insuperabile ceramista e scultore del ‘900 , negli anni sessanta si affidò ai consigli tecnici di Morgillo , ormai divenuta custode di segreti e raffinatezze stilistiche. In alcuni lavori il colore steso a mano sulla superficie permette un risultato di estrema raffinatezza tecnica che si sposa a composizioni sempre equilibrate e, in certe levità tonali, quasi morandiane. Gli appasionati di incisioni troveranno nelle incisioni, a colori e in bianco e nero, della Morgillo un profumo di creatività in cui sperimentazione e gestualità modellano gli spazi affidandosi agli infinita giochi chiaroscurali delle composizioni.
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